19/01/14

La Ferrovia

Sequenza cronologia del passaggio del treno
Finalmente il treno. Forse proveniente da Sapa (dove c'è la neve) e magari diretto a Tam Coc (vi ricordate gli orti a bordo-rotaia?), ma certo è che è stata una splendida sorpresa di fine serata. Lo so forse a voi non sembrerà nulla di speciale veder passare un treno. Ricordo quanto l'ho odiato nei pomeriggi passati al Club di Giulietta con la finestra che faceva quasi da casello autostradale. Ma qui ogni cosa prende un sapore e una prospettiva diversa, un pò perchè siamo lontane da casa e un po' perché  diverso lo è davvero.
Neppure il trenino della mortesu cui ho viaggiato un paio di volte, grazie soprattutto alla temerarietà che contraddistingue gli ignoranti, è tanto ben congegnato, anzi abbiamo solo da imparare. Infatti per prevenire ogni incidente perchè altrimenti nessun motorino si fermerebbe intimato solo da una sbarra che scende e un campanello che suona, hanno ben pensato di  metterci un bel cancello mobile.

Il sole illumina i binari costeggiati da abitazioni  
Non vi dico lo shock  quando dopo giorni e giorni passati a fantasticare su questo treno che non passa mai ma c'è, ci hanno sbarrato la strada mentre stavamo tornando a casa, questione di secondi e l'avremmo perso. 
Il meccanismo è molto semplice, quasi stupido a spiegarsi: i propretari dei negozi confinanti con la ferrovia, ad orari regolari (e non molto frequenti) si adoperano a chiudere la strada, questione di 15sec, il treno passa e via, il traffico può riprendere regolare.


La vita lungo i binari è particolarmente attiva e animata
E che dire della vita che si svolge a bordo-binari?! Non è forse, il treno, un mezzo di trasporto con una strada un pò più marcata degli altri?! - dopo questa eresia Ferrarese, il mio professore di "Economia dei trasporti e della mobilità" starà già cercando di annullare il mio trenta. Ma bisogna pensare Asian il che vuol dire che lavarsi i capelli in una bacinella ha poche decine di centimetri dalle traversine o raggiungere il portone di casa che da sulla ferrovia con il mio fantastico motorino giallo non presenta alcun problema, non c'è mica il fosso - come mi direbbe un altro grande maestro di vita, mio papà (e per lavarsi i capelli farebbe pure comodo). E fosse solo questo, abbiamo visto lavori di ristrutturazione tubature, caffetterie all'aperto con seggioline in stile stazione e vendita sigarette e affini (e per affini intendo orologi, ganci, coltellini e qualunque cosa abbia trovato a casa o per strada).

Questo Paese è una sorpresa continua, e i nostri "standard" di vita europea si smussano ogni giorno di più. Chissà come torneremo. E chi saremo. 
Importante: mai perdere la curiosità!!!

Walk with us, Anna


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