20/03/14

120 giorni dopo


Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono. E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto: "Non c'è altro da vedere", sapeva che non era vero. La fine di un viaggio è solo l'inizio di un altro. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l'ombra che non c'era. Bisogna ritornare sui passi già fatti, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre. Il viaggiatore ritorna subito.
(da Viaggio in Portogallo J. Saramago)


Ci siamo. Questo post si è pubblicato automaticamente, mentre noi ci troviamo in aereo tra l'Arabia Saudita e il Mar Mediterraneo, ma non potevamo dimenticarci di fare un'ultima foto ricordo. Lo scatto al centro del collage è la primissima foto fatta a Bangkok la prima sera (appena siamo riuscite a smettere di piangere), le altre sono di poche ore fa. Notate qualche differenza? 

Mettete su l'acqua e buttate gli spaghetti, stiamo arrivandoooooo!!!



Walk with us,
Anna

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