Inevitabile.
È inevitabile svegliarsi al mattino e non pensare a quante altre mattine ci restano da svegliarci nel nostro letto.
Le giornate scorrono sempre più veloci, sembra sempre di non aver abbastanza tempo per fare tutto (ma poi tutto cosa?). Dopo un breve colazione si cerca di rendere al massimo questo tempo sfuggente, e si parte con i migliori propositi: "oggi sistemo questo questo e questo", poi ci si perde tra una telefonata in banca, un caffè con la compagna di viaggio e il mattino ti svugge dalle mani. E te lo sei già giocato.
Nel pomeriggio, memore della mattinata poco profiqua, credi di riuscire a fare il doppio delle cose anzi addirittura fare proprio tutto tutto. E invece? Invece NO. Sistemando e dividendo le cose tra quelle che porterai e quelle che lascerai ti ritrovi a sfogliare un paio di libri, un manuale, un romanzo, una guida, leggi due righe e BAM. E ti ri ritrovi, di nuovo, trasportato due ore dopo ma ancora sulla stessa guida a fantasticare sulle mete future.
Inutile piangerci su. Oramai la giornata è andata, tanto vale prepararsi per la sera, con l'ennesimo appuntamento con amici e conoscenti da salutare. E sebbene tu non voglia, tra un discorso e l'altro il tuo unico pensiero, riccorrente e martellante, sarà: "chissà quante cose avrei potuto fare se fossi rimasta a casa".
An
An
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