Il cambio del denaro in banca è roba del secolo scorso. Qui i soldi si cambiano al supermercato:
"Si mi dia un etto di prosciutto, quel pollo allo spiedo e 200 bath"
"Ne ho 250, che faccio lascio?"
"Lasci"
Tutti cambiano soldi, gli hotel, le guest house, quello che affitta le bici e pure la tipa con la bancarella di frutta. È una vera e propria forma di business come tante altre; c'è chi ripara motorini, chi fa l'autista di tuk tuk e chi cambia soldi. Il tasso? Trattabile, dipende da quanti ne vuoi cambiare, di che taglio e in che condizioni sono.
Pensate che a Phonsavan la signora che ci cambiava i soldi aveva delle buste della spesa con dentro i soldi sparsi; e appena mi ha visto storcere il naso per una banconota rovinata è tornata indietro ne ha tirato fuori un'altra manciata e ha cominciato a rovistare per trovarne una meglio. E non vi dico a Vang Vieng, non esistono i registratori di cassa, ma tutti hanno una tasca del grembiule o un cestino dove tengono i soldi e poi se devono sarti il resto rumano.
A dirvi la verità capisco di più la prima foto, quella più in alto. Perchè si sa soldi ed edilizia vanno spesso a braccetto, e me lo vedo il muratore di turno mandato a fare un acquisto d'emergenza:
" Wella Gino, ascoltame te me dè na trentina de matoni, un quintal de giara e 100euri"
" Me spiase Toni, la giara l'è finia, go la sabbia se te la va ben stesso"
" Orca, la me servia proprio. Fa niente dame i matoni e fasemo 150euri"
Walk with us,
Anna
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