
Questa volta ci siamo concesse un pranzo di tutto rispetto. Costrette un pò dalla mediocrità e dalla
non-tipicità dei menù a Vang Vieng abbiamo deciso di concederci un vero pasto, lontano dai ristoranti di strada e dalle bancarelle.
non-tipicità dei menù a Vang Vieng abbiamo deciso di concederci un vero pasto, lontano dai ristoranti di strada e dalle bancarelle.
Sapevamo che fosse un pò fuori mano, circa a quattro chilometri dal centro, ma con la bici e un'unica strada verso nord ci sembrava un'impresa fattibile. Peccato non aver visto il cartello dell'"Organic Farm Restaurant" che indicava a destra e aver proseguito per altri tre chilometri prima di decidersi a girare le bici e tornare controllando meglio i cartelli.
Il perdersi e il ritrovarsi è stato comunque ben ricompensato, abbiamo attraversato villaggi, foreste e risaie, sempre circondate da incredibili montagne, direi più che perfetto per arrivare con quel giusto languorino a sedersi a tavola - e con la soddisfazione di aver raggiunto la meta!
Il posto era consigliato sulla nostra guida travelfish.com, dove si rammaricava del fatto che non fosse sempre pieno vista la qualità dei piatti. Si tratta di una fattoria, l'Organic Farm, dove coltivano verdura e frutta che usano per i piatti; inoltre da loro è possibile fare volontariato e insegnare per qualche ora al giorno ad una classe di ragazzi locali.
Tutto molto promettente. E nonostante il deserto sul patio/sala da pranzo che ci siamo trovate davanti al nostro arrivo abbiamo ordinato senza indugi due set con: zuppa, una portata principale, shake e un bicchiere di vino. Il tutto per la modica cifra di 60.000kip a testa*.
La zuppa (nella foto in basso a dx) era un minestrone con verdure in pezzi, incluso in bambù. Particolare ma poco saporito, ma andava assolutamente provato (cit. Gloria). Per secondo abbiamo preso due piatti differenti: il Laap (foto in alto), il vero piatto tipico del Laos, che consiste in un mix di carne tagliata a cubetti con verdure, lemograss e menta e il tutto accompagnato da una porzione di riso**; e come alternativa delle melanzane cucinate con spezie e peperoncino accompagnate da un uovo sodo e verdure bollite (foto in basso a dx).
Il Laap è stato il migliore mai mangiato. Lo avevamo provato per la prima volta a Phonsavan (foto a lato) ma proprio nulla comparato a questo. Davvero invitante, fresco ma non freddo, riempie ma non appesantisce e potendolo fare con diversi tipi di carne o addirittura con il tofu si potrebbe mangiare tutti i giorni.
Ma è del vino che voglio parlarvi, ebbene si. Non ne sappiamo quasi nulla di questa materia così importante per noi italiani, ma di questo vino nessuno può definirsi esperto. Ne abbiamo assaggiati due: il "rosso", vino di more e il "bianco", vino di star fruit. Non so voi, ma non ci era mai capitato assaggiare vino ricavato da un frutto differente dall'uva e per di più fatto in casa; ci ha davvero conquistato, a tal punto che volevamo cominciare a produrlo pure noi!! Dolce e fruttato (ovviamente), con quella punta di acidità e alcool che da prospettiva. Una combinazione perfetta.
Un pranzo incredibilmente perfetto che ha ci ha fatto rivalutare Vang Vieng.
Eat with us,
Anna
* €5,50 + €1,20 per le bici;
** il riso in Laos è soprattuto sticky rice, un particolare riso che cotto con una tecnica speciale lo rende colloso (sticky) e compatto. Tutti i maggiori dettagli dopo il corso di cucina.
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