13/03/14

..: Bangkok :..

Mappa della provincia di Bangkok by Iö
Avete presente quelle sensazione che avete provato la prima volta al mare? Siete entrati in acqua, avete annusato l'aria, che puzzava un pò di pesce e sale, avete sentito l'acqua bagnarvi la pelle e avete rabbrividito per la temperatura più fredda del previsto. Avete cominciato a prendere confidenza con l'ambiente, a giocherellare disegnando con il dito sulla superficie liquida e proprio nell'istante in cui vi eravate ambientati una onda un pò più decisa delle altre vi è passata sopra la testa, vi ha letteralmente sommerso e voi, nel panico, avete perso la cognizione delle spazio, non potevate più respirare e solo quando lei ha deciso di smettere giocare con voi vi ha abbandonato a riva. Ne siete usciti devasti e mezzi morti.
Ma dopo un pò, quando quella paura si era allontana dalla vostra mente e dal vostro presente avete riprovato. Vi siete immersi di nuovo e questa volta siete stati attenti, e l'avete vista arrivare, con la coda dell'occhio, quell'onda pazzerella che si stava avvicinando. Vi siete preparati e l'avete domata. Vi siete fatti attraversare, come fanno le boe al largo. E appena passata, ancora con l'adrenalina nel sangue vi siete guardati indietro. E avete sorriso vedendo quel povero ragazzino che travolto e quasi senz'aria ansimava sul bagnasciuga.
Bè Bangkok è il mare e noi tentiamo di nuotare seguendo l'onda e a volte lasciandoci sommergere. Ma di notte, nei nostri letti, con il rumore della città che pian pian si spegne ci ritroviamo a citare quelle parole imparate a memoria tanti anni fa:

[...] Così tra questa
immensità s'annega il pensier mio: 
e il naufragar m'è dolce in questo mare. 

"L'infinito" - Giacomo Leopardi 

Bangkok è un pò come la storia dei fantasmi che se ci credi li vedi. E se non ci credi non li vedrai mai. Devi crederci davvero, sinceramente prima di poterli vedere, e a quel punto non ti serve vederli perché già ci credevi. E Bangkok è così, se hai paura non l'apprezzi. È un caos completo di persone macchine moto autobus e tuktuk, di odori e rumori, di lingue sconosciute e sapori piccanti, ma la paura non ti passa perché Bangkok si calma, ti passa perché hai deciso di non farti travolgere, perchè hai scelto di viverla a tuo modo con i tuoi ritmi. E quando non hai più paura, Bangkok non spaventa più e diventa un caotico e luminoso centro cittadino di poco più di 8 milioni di persone.

La parte più difficile? Farsi passare la paura quando non hai nessuno da incolpare per la situazione in cui ti trovi. E io in quei primi giorni di viaggio non pensavo che a questo, non avevo nessuno con cui prendermela e nessuna via d'uscita alternativa, me l'ero cercata e aveto trascinato come me anche Gloria. Sembrava sbagliato essersi messe in una situazione tanto complicata, intenzionalmente, ma è stata la cosa migliore che avessimo mai potuto regalare a noi stesse.




Walk with us,
Anna

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