17/12/13

Museo dei Crimini di Guerra

Volevo andarci. Volevo vederlo. E mi avevano preparato a cosa avrei potuto vedere. Ma ovviamente non si è mai pronti abbastanza quando si fa qualcosa per la prima volta. Sebbene in questo caso non ci fosse molto da fare, trovarsi difronte certe immagini lascia poco spazio alla fantasia e molta rabbia nel cuore.
Ci sono carri armati e aerei, armi da fuoco e mine, manifesti e articoli, ma soprattutto ci sono foto. Foto durante la guerra, foto dopo la guerra, e foto di persone che mentre c'era la guerra non erano nemmeno al mondo, ma che ne portano i segni a causa dei gas usati per distruggere le foreste e trovare i Viet Cong, stiamo parlando dell'Agente Arancio (più info qui). Ci sono foto di ogni possibile deformazione che non ha risparmiato nessuno, figli di Vietnamiti, Americani e Coreani; e non stiamo parlando di 300anni fa, ma dell'altro giorno, una delle foto più recenti era del 2003. 2003 significa SOLO 10anni fa, non che abbia importanza la data, ma più è vicino nel tempo più acquista dimensione reale.
Ne sono uscita devastata e senza parole, e vedere con che leggerezza le persone si facevano foto sui gradini d'entrata mi ha fatto rivoltare un altro mezzo giro lo stomaco. 
Non voglio crede alla perfidia senza limite dell'uomo, all'incuranza delle conseguenze, all'egoismo del benessere.

Lascia parecchio a cui pensare. 
Sarà interessante questo mese attraverso il Vietnam.

Walk with us,
Anna

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